giovedì 3 luglio 2008

Tesori di Fattoria, manifestazione nazionale della CIA-Italia a Giulianova (TE)

“TESORI DI FATTORIA” - 7° Mostra Mercato – Degustazione prodotti tipici - Giulianova alta (Teramo), 25-26-27 luglio 2007. Tutte le sere dalla ore 20:00 alle 01:00.


La tradizionale mostra mercato dei prodotti tipici locali è giunta alla settima edizione. Tesori di Fattoria, dallo scorso anno, è stata riconosciuta dalla CIA-Italia come manifestazione nazionale. L’evento vuole valorizzare e promuove il vasto comparto della produzione e trasformazione enogastronomica e agroalimentare di qualità non industriale. Ha ottenuto, nelle passate edizioni, uno straordinario successo di pubblico: oltre 40.000 visitatori hanno potuto apprezzare la produzione agroalimentare di oltre 100 aziende del settore provenienti da tutta la Regione Abruzzo e dal resto d’Italia (già hanno confermato la presenza le regioni: Emilia Romagna, Puglia, Toscana ed Umbria).

“La CIA di Teramo crede molto e impegna tutte le sue forze per centrare l’obiettivo prefissato che è quello di diffondere la conoscenza del prodotto sano e di qualità – dichiara il suo Presidente - mediante l’organizzazione di assaggi guidati (degustazioni), spiegando come riconoscere le qualità dei diversi prodotti, i loro pregi e le loro specificità. La realizzazione della festa – continua il Presidente provinciale, Giorgio De Fabritiis – sarà incentrata attorno alla valorizzazione del prodotto tipico, contornata anche da momenti di intrattenimento e animazione con gruppi folcloristici locali. Inoltre sarà allestita l’area didattica con la Mostra fotografica sull’attività contadina e il Percorso del progetto “Scuola in Fattoria” per i più piccoli.”

Vogliamo ribadire che l’indicazione del sito di realizzazione (Giulianova alta (TE) – centro storico) è stata dettata soprattutto dalla bellezza del luogo e dalla sua posizione strategica come località turistica, che proprio in questo periodo registra una forte presenza di turisti. Uno spazio importante sarà riservato per la promozione delle aziende agrituristiche Teramane, in cui distribuire materiale pubblicitario e/o prodotti trasformati.

Anche quest’anno, per onorare la memoria del compianto Presidente provinciale della CIA di Teramo, Massimo Cerasi, scomparso prematuramente il 1 ottobre del 2006, Tesori di Fattoria - manifestazione ideata e portata avanti proprio dallo stesso Cerasi – lo onorerà con la 1° edizione del PREMIO “Massimo Cerasi”, per le migliori Tesi di Laurea di Agraria, Istituito dalla Cia-Abruzzo (la serata di apertura vedrà la premiazione di 3 giovani Laureati in Agraria, vincitori della borsa di studio “Massimo Cerasi” riservata ai laureati che abbiano discusso la tesi presso la facoltà di Agraria di Teramo nel periodo intercorrente tra il 01/07/2007 ed il 30/06/2008.

Dal 1° giugno sono aperte le iscrizioni alla manifestazione. Per partecipare bisogna contattare la sede della CIA di Giulianova, Via ruetta scarafoni, 1 (zona tribunale) – 64021 Giulianova. Tel. 085/8006064 – 347/3358770 – fax 0858025937 E.mail: teramo@cia.it i moduli si possono scaricare sul sito web: www.tesoridifattoria.it



Nota di Servizio:

La prossima settimana, la Cia di Teramo, comunicherà la data e la sede dove si svolgerà la conferenza stampa di presentazione con la presentazione del ricco programma. Per gli organi di stampa sarà previsto un personale ricordo e degli omaggi inerenti la manifestazione in oggetto. Inoltre, giovedì 24 luglio, sul Belvedere di Giulianova ci sarà una cena all’aperto solo con gli organi di stampa, per la presentazione in anteprima dell’evento. Si prega di comunicare all’Ufficio stampa i nominativi: 2 (due) per testata giornalista (carta stampata, tv, radio, web, agenzie, ecc.)


Ufficio Stampa: Walter De Berardinis, Via Giovanni Amendola, 29/A, 64021 – Giulianova alta (TE) - Telefax: 085-8008105 - Mobile: 328-5811626 Skype: w.deberardnis

mercoledì 14 maggio 2008

Presentazione: LA COLLINA DEI FUOCHI FATUI (Giulianova, Venerdì 23 Maggio, ore 21:30

Circolo virtuoso
IL NOME DELLA ROSA
Giulianova Alta, Via Gramsci 46/a

Venerdì 23 Maggio, ore 21:30

Presentazione del romanzo storico di Emiliano D'Alessandro
LA COLLINA DEI FUOCHI FATUI
Edizioni Solfanelli

a cura di Walter De Berardinis, con la partecipazione dell'Autore e dell'Editore Marco Solfanelli

venerdì 14 marzo 2008

Intervista all’ex allenatore del Cagliari il tecnico giuliese Marco Giampaolo

Marco Giampaolo (foto), uno degli allenatori più giovani e quotati del panorama calcistico italiano, giuliese purosangue, ci ha rilasciato un’intervista in esclusiva. Nel corso della piacevole conversazione che abbiamo avuto con lui si è subito intravisto la qualità dell’uomo prima ancora del professionista, da dove traspare una grande umiltà e nello stesso tempo la voglia di tornare prima possibile a calcare l’erba dei campi che più gli competono ovverosia quelli della serie A. Qualche tempo fa ha deciso di rescindere il contratto triennale con lo legava al Cagliari dell’irascibile presidente Cellino che ai più è sembrata una scelta sorprendente, ma che in realtà ha dimostrato quanto sia importante la coerenza nella vita professionale del bravo ed ambizioso tecnico abruzzese, che molto raramente si vede nel malato mondo pallonaro.

Allora, mister, cosa si prova a stare senza calcio?
«Quello dell’allenatore è il lavoro che amo fare più di ogni altra cosa. È chiaro ovviamente che spero di tornare il più presto possibile, ma al momento questa mia “inattività” la vivo molto serenamente.»

Come impiega nel frattempo le sue giornate?
«Vado a vedere tante partite e nei weekend sono quasi sempre fuori. Inoltre mi faccio recapitare videocassette che mi consentono di tenermi aggiornato professionalmente e cerco di cogliere ovvero di captare sempre qualcosa di interessante.»

Quali sono state le ragioni che hanno portato alla rottura con il presidente Cellino?
«Il primo anno sono stato esonerato con la squadra nettamente fuori dalla zona retrocessione, per poi essere richiamato conducendo la squadra alla meritata salvezza. Dopo questo primo anno, nel successivo mi è stato rinnovato il contratto per altri tre anni con l’intento di iniziare un discorso di programmazione di medio-lungo termine. Così purtroppo non è stato e ancora una volta sono stato esonerato quando la squadra navigava si in zona retrocessione, ma in compagnia di altre 7/8 squadre. Ebbene se i propositi della società erano quelli di costruire un determinato progetto tecnico in chiave prospettica, le ultime decisioni assunte dalla società isolana mi sono parse incomprensibili con gli obiettivi iniziali; da qui la mia scelta di non tornare a Cagliari.»

Secondo lei quante possibilità ha il Cagliari di salvarsi?
«Il Cagliari rispetto a molte squadre che partecipano al campionato di serie A, nel primo anno, ha chiuso la campagna acquisti in attivo e nel secondo ha deciso di investire su giovani alla prima esperienza nel massimo campionato come Acquafresca e Matri per seguire quel discorso di programmazione di cui prima parlavo e che evidentemente non è stato, almeno con me, rispettato. A mio parere la squadra si giocherà fino alla fine le sue chance di salvezza; conosco il valore tecnico e morale dei ragazzi e so per certo che combatteranno strenuamente per ottenere la salvezza, tanto più se verranno loro restituiti i tre punti di penalizzazione.»

Cosa farebbe e cosa non rifarebbe delle scelte fatte in passato?
«Rifarei tutto. Ho avuto, tra l’altro, la fortuna di incontrare persone che mi hanno dato l’opportunità di lavorare e di fare esperienza. Tuttavia quest’ultime sono state sempre da me attentamente ponderate e sono comunque dell’avviso che le persone le impari a conoscere quando ci lavori insieme. Tra queste nello staff con cui lavoro ho, ad esempio, piena sintonia con il mio preparatore atletico Maurizio Di Renzo.»

È stato contattato da qualche società?
«Ho avuto qualche colloquio, ma ad oggi è prematuro gettare le basi per qualcosa di concreto.»

Le piacerebbe un’avventura all’estero?
«Adesso come adesso non ci penso; non lo escludo comunque per il futuro.»

Da quando svolge il ruolo di allenatore qual è l’esperienza che ricorda più volentieri?
«Tutte le esperienze sono state positive. Sicuramente quella di Ascoli in serie A è quella che ricordo con maggior piacere. Indubbiamente dopo due anni di C e di B l’essermi ritrovato nell’olimpo del calcio una categoria dove fino a qualche anno fa non immaginavo minimamente di arrivare ha una sapore particolare, ancor più per il fatto che è giunta inaspettatamente all’età di soli 39 anni.»

Tatticamente qual è il modulo di gioco che più rispecchia il suo credo calcistico?
«Oggi le squadre di calcio si possono costruire in tanti modi puntando sull’aspetto fisico e su quello tecnico, con varie sfumature. Solitamente il modello che mi piace seguire di più è quello di avere il coraggio di proporre una squadra che sappia giocare e incarni nel contempo lo spirito del collettivo, dove ogni giocatore sappia mettersi a disposizione dell’altro, puntando sulla qualità tecnica ed altresì organizzativa.»

Quali sono gli allenatori a cui pensa di avvicinarsi di più per quanto concerne la cultura calcistica?
«Da ogni allenatore ho ricevuto qualcosa di importante sotto il profilo gestionale, tattico e dell’organizzazione del lavoro, fermo restando che ciascun allenatore ha in dote una o più peculiarità. Tra quelli che ho avuto la fortuna di conoscere mi ha insegnato molto Sonzogni ed in riferimento ai miei esordi ho seguito molto Del Neri, Delio Rossi e Giovanni Galeone. In ogni caso, ci vuole sempre qualcuno che ti offra la possibilità di lavorare ed in questo devo molto ad Adriano Buffoni che a Giulianova mi ha dato l’occasione di allenare a soli 32 anni sotto la sua responsabilità e di esprimere, de facto, le mie idee.»

Per concludere mister, cosa vede nel suo futuro?
«Mi aspetto di tornare a lavorare in un ambiente consono alle mie caratteristiche e qualora ce ne fosse la possibilità spero di farlo con un gruppo di giocatori che presenti le qualità corrispondenti ai requisiti di cui dicevo poc’anzi.»

Da parte nostra non possiamo che augurargli un grosso in bocca al lupo e avere quel pizzico di fortuna di cui nella vita non si può mai fare a meno. La merita decisamente.

Gianluigi Mucciaccio